on VERDE RIVISTA #2 (July 2012)

by GIULIO CIANCAMERLA


Sincope è la più recente incarnazione di truculentboy, multiforme ed eclettico agitatore della scena sotterranea da quasi tre lustri. Riassunto delle puntate precedenti: in principio era Empty Zine ma parliamo degli anni ‘90 e beato chi l’ha letta, poi venne l’epopea di Mammamiaquantosangue con editoriali e report geniali, uno spirito divertito ma coerente, i racconti e le recensioni in cui il “ragazzo truculento” suggeriva ai punx del 2000 di aggiornare gli ascolti: consigliava gruppi come Encore Fou e With Love o pazzoidi come Ovo e Allun. Per il sottoscritto sono stati gli “anni d’oro” e i due numeri di “mmqs” consumati e imparati a memoria, letture davvero formative e non solo per i contenuti: trasudavano attitudine, un concetto che oggi è passato di moda ma fino all’altro ieri era come il bollino chiquita, o ce l’avevi o eri un fottuto poseur. Dal 2004 al 2009 la fanza è stata affiancata dal sito splatteroso e dall’etichetta Mastro Titta Produzioni e il simpatico guru frusinate si è sbizzarrito tra coproduzioni di gruppi punk e hc tra i più interessanti di quel periodo (Arsenico, Un Quarto Morto, Blood ‘77, Bone Machine) e progetti più sperimentali, curati in solitaria dalla grafica ai gadget (viti, petali e pezzi dimuro dentro il cd-r Spliner Vs Stalin). L’etichetta si è evoluta insieme ai gusti del suo responsabile che nel frattempo è impegnato anche in diversi progetti musicali (Compoundead, Tronco, Drum is dead, truculentboy): si allontana gradualmente dalle sonorità elettriche per abbracciare noise, industrial, rumorismo e improvvisazioni ma, manco a dirlo, rimane punk fino al midollo nell’approccio e nello spirito. È arrivato il momento della mutazione: muore Mastro Titta, nasce Sincope, anche stavolta il nome non nasconde le intenzioni. Ogni uscita, 17 dal 2010 ad oggi!, è una piccola opera d’arte, spesso estrema ed inquietante, ma la caratteristica di Sincope, rispetto ad altre etichette di questo tipo, è proprio l'approccio positivo” di chiara derivazione hardcore. Niente visioni apocalittiche né ricerca dell’estremo fine a se stesso, la “politica” intrinseca alle “sue” sperimentazioni è estremamente chiara senza strizzate d’occhio ambigue. Musicalmente ce n’è per tutti i gusti, dall’harsh di Fecalove al post punk dei Tronco, dal cantautorato ambient-folk-avantgard di Daniele Brusaschetto al caro vecchio emocore di Affranti e Sumo, con un occhio di riguardo alle realtà al di fuori dell’Italia, perché truculentboy non ha paura di attraversare generi, correnti, scenari apparentemente distanti tra loro, accomunati però dall’assenza di compromessi di qualunque tipo. In arrivo il nuovo Compoundead (ambient drone), Nodolby (noise nastri e delay vs acustico da Belluno), Pregnant Spore (synth e distorsioni da Baltimora), Crystal Plumage (drone minimalista tra Francia e Berlino), Bruital Orgasme (duo belga tra drone e harsh) nonché l’attesissimo Mammamiaquantosangue # 3... sono altri frammenti di presente che
Sincope sta pazientemente cucendo assieme.






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