OTTAVEN
"Sequenze per raffigurazioni mentali" c36
REVIEWS

(click on the magazine names for review links)

VITA LWEEKLY #1053
by FdW
Last year, around this time, I saw a concert by Brussels' Bruital Orgasme, and due to the amount of volume they used it was from some distance. As the name probably implies they are a noise group, and so they are in concert, but I must say that on the two releases I heard by them, I think their noise is actually quite interesting. First there was a cassette in Sincope from Italy (see VitalWeekly 861), who now also release a second one, and a LP by Silken Tofu (Vital Weekly 1007), which was a bit louder. I quite enjoyed their releases, perhaps more than their more single-minded noise approach in concert. There is simply more to enjoy here. Using turntables with and without records, radio, spinning wheel, drills, contact microphones and radio, Bruital Orgasme comes up with quite some intense music, but it is not necessarily music that made without any consideration.
I'd say: it is made with a lot of it, actually. The opening minutes of 'Migration' on the first side works up to quite an intense level, but the rest of that piece is very quiet, with some remote turntable action; that is also part of 'Transhumance' on the other side, and the rotating sound of 'object plus stylus' is easy to recognize and somewhat later into the skipping mode, but here too the group know how to build attention as well as a fine level of intensity. It is all based on the repeating sounds of dirty vinyl and objects, and perhaps less fit to be called 'musique concrete', but the bursting electricity made for some fine electro-acoustic music.

SODAPOP WEBZINE
by Emiliano Zanotti
Leggendo il nome del gruppo e conoscendo l’opera di indagine dei più reconditi anfratti del rumore portata avanti dalla Sincope avevo pensato fosse questa una di quelle recensioni che si scrivono da sé, giocando sul significato della ragione sociale del duo belga. In realtà basta un ascolto superficiale per accorgersi che sui due lati di questo nastro non di brutali orgasmi si parla bensì di profonda sofferenza; sofferenza di chi suona che, per una malsana osmosi, si trasferisce anche su chi ascolta. Non so dire se le precedenti produzioni dei Bruital Orgasme (questa è la tredicesima uscita, stando a Discogs) siano maggiormente aderenti al nome scelto ma qui troviamo un suono che avanza lento senza mai arrivare ad esplodere in una catarsi che sarebbe liberatoria. Per Philippe e Nath Cavaleri il rumore è l’alfabeto con cui scrivono ruvidi droni sotterranei, spigolosi momenti free e tessiture ritmiche usando come sillabe frequenze basse e sibili perfora-timpani, canti e melodie provenienti da vecchi nastri e vinili, conversazioni e suoni rubati al quotidiano con un registratore. Non manca su entrambi i lati qualche parentesi più pacata ma l’impressione è più quella di un tempo sospeso che di vera e propria pace. L’ascolto di Méthodologie Contextuelle lascia l’impressione di un lavoro estremamente curato dove i vari elementi vengono arrangiati seguendo una direzione ben precisa; i Bruital Orgasme si spingono dunque verso la musica di ricerca esulando dal consueto rumor bianco di matrice noise, per quanto al genere li apparenti un suono secco e diretto, estremamente materico e concreto. Potrà sembrare paradossale alla luce di quanto scritto in apertura ma è questo una nastro che si ascolta con piacere e addirittura invita al riascolto. Dovrò parlarne al mio strizzacervelli.