SUTT "elementer" c30
REVIEWS


VITAL WEEKLY #952
by JKH
Sutt is a duo formed in Berlin in June 2012. They toured a lot in Europe and Japan. The first track of the cassette (C30) 'Elementer' is recorded by a handy cam during a concert at Super Deluxe in Tokyo. The music is fast and furious with a lot of screams, fast drums and noises. The bad quality of the recording gives a private atmosphere and ends with a emotional scream and harmful cry. The other tracks are recorded on the Western Italian Alps. The first track is a beautiful serene song in which the voice of Trolde Christiansen and develops into an evil composition with a lot of aggression supported with noise and fast drums of Utku Tavil. The other track is like scream-jazz (does this gerne exists anyway??). Fast on-going free-jazzy drums, ongoing noises and a never ending rubbish talking and screaming voice. "Vand" is a beautiful composition of voice, which is searching and is guided by some soft noises. The atmosphere is dark and fragile and it's like a soundtrack of a short movie. Great mix of a fragile voice, edited voices and melancholic abstract sounds. The tape ends with a uptempo beat in combination with electronics and becomes more and more wild and continues in a state of wildness. The two musicians know how to explore the borders of their instruments and melt this together in several atmospheres. Great tape!

SANDS-ZINE
by Etero Genio
Sutt è un duo formato dalla cantante danese Sofie Trolde e dal batterista turco Utku Travil, ma fa base in quel di Berlino. Si tratta di un’accoppiata stratosferica, da una parte un drumming catastrofico e dall’altra una sequenza di urla convulse, il tutto è però inframmezzato dai delicati björkismi di Jord (nel lato A) e dai disarticolati monkismi di Vand (nel lato B). Per il resto è una musica dalle tinte forti, una battaglia combattuta a suon di mitragliatrici accompagnate con urla di guerra.

SODAPOP
by Emiliano Grigis
Uscita perfettamente nelle corde dell'etichetta Sincope: i Sutt infatti sono un duo fuori dalla norma che tra improvvisazione radicale furente, rumore senza compromessi e momenti delicati e aggraziati riescono a stupire piacevolmente; il duo si è formato pochi anni fa a Berlino ed è capace di suonare tanto alieno da farli sembrare dei giapponesi. Il turco Utku Tavil è un batterista e improvvisatore dalla lunga esperienza in varie collaborazioni spesso assolutamente non convenzionali in giro per tutta l'europa; la danese Sofie Trolde una cantante e improvvisatrice. Nei Sutt la voce di Sophie è Bjorkiana nei momenti melodici ma rapidamente passa alle urla sfrenate, quasi al pianto isterico e nel mentre manipola tutto al campionatore: nel mentre Utku crea ritmi e li confonde e ricompone in tempo reale al computer. Il risultato si può ben sentire già dalla iniziale Test Tone, brano incredibile di rumori, voci e drumming rielaborati in tempo reale... un vero vortice di delirio sonoro. I brani successivi alternano momenti più tranquilli a scariche sonore vorticose, la batteria e la voce riempiono completamente il suono e trascinano completamente la vostra attenzione; nota per i feticisti del formato analogico: Elementer si presenta come una bella C30 in 70 copie, con rigoroso bianco e nero e grafica del deus ex machina di Sincope, Massimo Onza.

SENTIREASCOLTARE - Gimme Some Inches #52

by Stefano Pifferi
Cacofonie al limite dell’harsh noise più brutale (l’opener Test Tone 95) si alternano a deliqui avant-qualsiasi cosa (Jord), per questo duo insolito e apolide di stanza a Berlino: batteria appannaggio del turco-norvegese Utku Tavil, e voce (più elettroniche varie) della danese Sofie Trolde Christiansen, per un lavoro che ricorda Björk e ?Alos quanto i nostri Camusi calati nel marasma senza compromessi del noise più devastante. Spiazzante e ottimo.

THE NEW NOISE

by Maurizio Inchingoli
Il duo dei Sutt, di stanza a Berlino, ma difficilmente tedesco a giudicare dai cognomi (Sofie Trolde Cristiansen e Utku Tavil), la butta sul versante harsh, tra improvvisazione e bruitismo, va da sé, volutamente anarcoide. Elementer contiene nenie al limite delle litanie sataniche della Galás in “Test Tone 95” (registrata a Tokio), mentre nella successiva “Jord” sembra quasi di ascoltare una Björk sofferente e indemoniata, che torna indietro ai tempi dei KUKL, una delle sue prime folli esperienze canore. Nel lato B dominano sempre i vocalizzi della Cristiansen, che col suo stile si avvicina alla prova vocale di una Stefania Pedretti, però la differenza la fanno le basi, profondamente nere e sinistre, il vero tratto caratterizzante dell’intero lavoro. “Luft” è dal canto suo più ordinaria, mentre la chiusura di “Ubenævnt” spariglia le carte costruendo un muro di suono ottuso e pieno di cambi di traiettorie (pensate a una sorta di composizione hard-jazz performata da un gruppo black metal), laddove prima s’era passati attraverso il tappeto sonoro dai toni quasi meditativi di un’estenuante “Vand”. Per coraggiosi.

ONDAROCK
by Massimiliano Mercurio
Una batteria, svariati effetti elettronici e una voce che alterna delicatezza ad intense e ripetute crisi epilettiche: sono i pochi attrezzi del mestiere che servono alla danese di Odense Sofie Trolde Christiansen e al turco-norvegese Utku Tavil, ovvero i Sutt: un duo formatosi a Berlino nel 2012, con alle spalle già numerosi tour italiani, giapponesi e ovviamente scandinavi.
“Elementer” - audiocassetta limitata a 70 copie – esce per la Sincope: la piccola etichetta italiana creata dal truculento Massimo Onza, che nel giro del rumore italiano che conta si può trovare all’interno dei Compoundead.
Fate voi, nessuno vi obbliga all’ascolto, ma se avete almeno un ospite mentale e determinate inclinazioni musicali, quelle che virano verso un noise aggressivo e isterico, allora questi trenta minuti d’improvvisazioni, spasmi muscolari e scariche nervose fanno proprio al caso vostro.
I Sutt – scherzando - si autodefiniscono una band pop, ma noi non ci crediamo, anche perché di buona e sana malattia ce n’è tanta. Un po’ meno sintetici ma stessa attitudine all’estremismo vocale dei Tearist, e qualche similitudine sperimentalista della nostra Madame P. alias Patrizia Oliva (“Jord”). Dal grazioso visino nordico di Sofie esce una forma di canto stonato e malato al punto giusto, ma qui essere intonati non serve granché, altrimenti farebbe lirica e si chiamerebbe Maria di nome e Callas di cognome. Sta di fatto che quel suo mostrarsi fascinosa e mantrica quanto la signorina Alos (OvO), si sposa a perfezione con il fare tenebroso e adrenalinico di Utku, con effetti disturbanti e lisergici simili a quelli degli Angels In America. Per farla breve, “Elementer” è schizofrenia, caos e tanta violenza acustica.
L’anno scorso passarono per un live dalle parti di Torino. Il nastro è stato registrato in un imprecisato luogo delle Alpi occidentali italiane, a quota 1700 metri e con gufi, insetti e lupi come uniche forme viventi ad assistere alla performance. Dal vivo hanno un impatto devastante, e nell’attesa che ripassino per la sabauda città, ci accontentiamo di questa prima uscita ufficiale.





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