SUMO/AFFRANTI split 12"

REVIEWS


LAMETTE.IT
by Simone Lucciola
Il mio amico Alberto, che è un collezionista incurabile di dischi e libri come il sottoscritto e sa che io adoro anche semplicemente maneggiare il vinile, si fa messaggero degli ormai storici Affranti e mi manda questo split a 33 con i Sumo che è praticamente uscito da pochissimo. La prima cosa che noto, senza nulla togliere a nessuno, è la copertina double face fa-vo-lo-sa firmata da Baronciani, a base di tratti scarabocchiosi e toni di blu che virano in ciclamino: una delle più belle scelte grafiche che abbia visto quest’anno, al punto che vale da sola l’acquisto del disco. E poi, d’accordo c’è il disco.
Lato A: Sumo. Il nome dei bolognesi ricorre da oltre dieci anni nel circuitone, e i nostri infatti hanno già all’attivo almeno – e dico almeno – un 7’’ e due cd. Il sapore di anni ’90 mi pervade immediatamente il palato, ed è più di un semplice retrogusto. Testi introspettivo-libertari, passaggi musicali “core” ma con andazzo melodico e scevri dal consueto drumming sparato a mille, energetico quanto spesso responsabile dell’appiattimento dell’elettrocardiogramma. Penso ai Nuvola Blu, ma non perché la maniera sia la stessa: libera associazione d’idee…
Lato B: Affranti. Più li ascolto e più penso che i savonesi siano una filiazione diretta dei Panico, filtrata attraverso i cugini Frammenti. Anche qui non è la velocità a fare la parte del leone, ma l’impatto emotivo del messaggio. Liriche dure e intrise di dubbi amletici che non trovano intime soluzioni plausibili. Giustamente.
Una produzione come quelle dei bei tempi – bui ma non troppo – del punk italiano, dichiaratamente fuori dai canali commerciali e dalle logiche di profitto: dobbiamo questo piccolo miracolo, nell’ordine, a Sonic Reducer, Sonatine Produzioni, Smartz! Records, Sincope, Renato Records, Minoranza Autoproduzioni, Klas Production, Dizlexiqua, e ovviamente all’attidudine mirabile di ambo le band. Maledettamente consigliato!

SODAPOP.IT
by Marco Giorcelli
Hardcore di quello buono. Tutto italiano nelle intenzioni, nelle emozioni fortissime e nella fratellanza. Le coordinate di riferimento sono quell'inconfondibile macchina da guerra che erano Kina, Franti, ma anche Indigesti e Panico. Testi intensi, squarci emotivi che davvero non possono lasciare indifferenti. Se da un lato avevamo già assaporato l'intensità dei savonesi Affranti, dall'altro fa piacere scoprire i bolognesi Sumo, prolifici comunque nelle produzioni quanto nell'attività live. I liguri li avevamo lasciati tempo fa con il bellissimo Lontano Da Qui: i tempi sono maturati ulteriormente e anche adesso non hanno perso smalto o potenza espressiva. Anzi, a giudizio di chi scrive, oggi come oggi i tempi sono più maturi che mai per apprezzare un certo suono cristallino, melodico, ma pur sempre rabbioso e spedito. Mi incantano sempre questi revival sonori, capaci di garantire comunque un'originalità di carattere e di intenti fuori dal comune. Supportare sempre, supportare comunque. Pregevole artwork di Alessandro Baronciani.

IN YOURE EYES EZINE
by Massimo Argo
Gran bel 12” che mi ricorda gli anni '90, quando tantissime bands si dividevano i solchi di un vinile, o i bit di un cd. Qui abbiamo un disco dell'annus domini 2011, ma le emozioni sono sempre le stesse,anzi meglio. L'hardcore non ha rimpianti, non era meglio prima, è nei tuoi occhi in questo momento Lo capirete ascoltando i savonesi Affranti in giro dal 1997 , e i bolognesi Sumo attivi dal 1999. I solchi di questo 12 “ trasudano hardcore, sopratuttto per l'attitudine, anche per i suoni, ma soprattutto per il significato. Perchè questa musica bada soprattutto al contenuto ; certo la musica è fondamentale, ma è una miccia per far scaturire emozioni, poiché le vere emozioni le danno le parole. Parole come quelle degli Affranti, che sembrano schegge espressioniste di un mondo in disfacimento. I savonesi sono sempre stati una spanna sopra, e dal vivo sono una cappa sopra le gioie, un incredibile ordigno di dubbi e domande, con un incedere cinematografico dei testi. I Sumo devo ammettere che non li avevo mai sentiti prima, ma devo dire che ,mi sono piaciuti tantissimo, con un punk minimale, che è molto più vicino al rock, con testi fantastici. Uno scopo delgli split è anche questo : far scoprire l'altro lato, quel gruppo che non si conosce. Unire le canzoni è anche amicizia, stima e solidarietà. Gli Affranti e i Sumo ci credono fino in fondo, e sfornano un grandissimo 12”. Hardcore isn't just music.

Sentireascoltare - GIMMIE SOME INCH#27
by Stefano Pifferi
La Sincope rilascia uno split 12” impreziosito dall’artwork di Baronciani. Protagonisti due storici nomi italiani al crinale tra hc e bruciante lirismo intimista, Sumo e Affranti. Siamo sull’emocore più sincero e struggente, tutto melodie strozzate (L’altro e Nuova Pagina dei Sumo; Sfumature e Attraverso degli Affranti), ugole in fiamme e chitarre strapazzate, in cui ad emergere è come l’integrità e la fierezza diy possano tranquillamente convivere con una forma irata ed emotivamente accesa di poesia. Album consigliato per far tornare i 90s, oggi.






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